professionisti che si occupano di molteplici tipologie di clienti


Indagini sull'infedeltà coniugale, sull'affidabilità di dipendenti e collaboratori, su sospetti di concorrenza sleale, bonifiche ambientali, attività antistalking, indagini penali, tanto per ricordare alcuni dei campi d'azione degli investigatori privati, uomini e donne che svolgono una professione esaltante agli occhi di molti. Le attività delle agenzie investigative si sono evolute nel tempo, così come i mezzi dei quali si avvalgono, ma sembrano non risentire delle crisi economiche poiché, al di là della congiuntura, le persone si trovano sempre di fronte a situazioni ambigue da indagare per prendere decisioni oculate o in situazioni complesse dalle quali uscire anche grazie alla professionalità di investigatori che assicurino competenze e discrezione. Proprio in virtù della complessità e della delicatezza della professione di investigatore privato, ci sono alcune regole da rispettare per aprire o lavorare in un'agenzia investigativa. In particolare per avviare questa attività è richiesta l?autorizzazione del Prefetto ed il superamento della procedura d'accertamento dei requisiti previsti dalla legge demandata alla Questura.

Fra i requisiti fissati dal Decreto del Ministro dell'Interno numero 269 del 1^ dicembre 2010 citiamo il conseguimento di una in giurisprudenza, economia, psicologia (indirizzo forense), sociologia, scienze politiche, senza ovviamente dimenticare i nuovi corsi di laurea triennale ad hoc, ad esempio in scienze dell'investigazione.

E', inoltre, richiesta la frequenza a corsi di perfezionamento ed una pratica triennale presso un'agenzia investigativa. Ricordiamo, infine, che anche coloro che abbiano prestato servizio per almeno cinque anni nelle forze dell'ordine entro quattro anni dalla conclusione di tale esperienza possono diventare titolari di un'agenzia investigativa oppure esservi assunti come dipendenti.